lunedì 29 maggio 2017

Lettera di Vincenzo Barsotti, "Formatore di Sua maestà cristianissima il Re di Francia", al padre Frediano - 1778




Lettera di Vincenzo Barsotti “formatore di sua maestà cristianissima il re di Francia” al padre Frediano - 1778

Vincenzo Barsotti si trova a Roma e scrive al padre a Tereglio (paese della valle del Serchio in prov. di Lucca) per informarlo che al momento non può “… venire a Fiorenza a causa di molti lavori che il Cavaliere [il pittore Anton Raphael Mengs]… ” gli ha ordinato. In particolare deve “ …. andare a San Pietro a formare sette putti per colonna dell’altare maggiore che sono del Fiammingo e sono grandi 3 palmi e mezzo l’uno ….”. Ma una commissione assai più prestigiosa e che gli avrebbe conferito il titolo formatore di sua maestà cristianissima, gli era stata data dal papa Pio VI. Avendo il museo del Vaticano acquistato la statua di una Dea coronata con uva e pampini [reperto proveniente dagli scavi di villa Adriana – Roma], il re di Francia [Luigi XVI regnò dal 1774 al 1791] aveva espresso il desiderio di averne una copia che fosse fatta da un pensionato dell’Accademia di Francia in Roma. La richiesta era stata esaudita da parte vaticana, purché per la copia ci “si serva dell’opera di Vincenzo Barsotti sperimentato e abile formatore”. La lettera riporta trascritto il memoriale vaticano
La prima parte della lettera fa riferimento a un rimprovero ricevuto dal padre, di cui non si conosce il motivo, a cui Vincenzo risponde: “ … in data li 4 del presente e della medesima sento alcune cose che non vanno bene che mai io mi sono tenuto da più di chi mi a insegnato e poi siete mio padre e mi basti accusi [così] …”,



Vincenzo Barsotti in abiti da lavoro.                                      V. Barsotti in abiti di rappresentanza.                  

                    


Il pittore Anton Raphael Mengs                                       Il baldacchino dell'altar maggiore in S. Pietro








            Il papa Sisto V                                                                          Il re di Francia Luigi XVI



Roma adì 21 9bre 1778 [Archivio Pellegrini – Biblioteca comunale di Borgo a Mozzano]
Carissimo padre salve / avendo ricevuta ora di vostra in data li 4 del presente e / della medesima sento alcune cose che non vanno bene / che mai io mi sono tenuto da più di chi mi a insegna / to e poi siete mio padre e mi basti accusi, in primo luogo/ vi dico come io ora è indificile che possa venire a / Fiorenza a causa di molti lavori che il cavaglier[e] mi / ordina e poi al zio li dispiacerebbe assai e poi il Cavaglier[e] / mi a detto che lui non mi aveva scritto apposta per / che si credeva che voi eravate occupato e credeva / che voi non ci potevate andare e per non obbligarvi / non vi aveva scritto. Onde io a lui ce lo detto e / li ho fatto sentire la lettera e lui mi ha risposto che / io ho da fare qui a Roma e se voi non ci poteva / te andare non cera male, onde caro Padre procu / rate di persone bene e se non potete andare / non ci andate e non vi strapazzate tanto la vostra / vita e se caso mai risolvessimo di andarci andate / ci con uno che vi possa aiutare e sia capace e non/ guardate a darli qualche cosa di più basta del tutto / datemene avviso [abrasione]  (...) [o]ra lavoro al museo per il re di Francia che [abrasione] (...) vi mando una copia / del memoriale così [abrasione]  possiate conoscere lonore (l’onore) che / si fa un vostro figlio e vostro allievo, e mi tocca andarci attempo avanzato e chil sa quando /
 



la finerò e lunedì mi tocca andare a San Pietro a/ formare sette putti per colonna dell’altare maggiore / che sono del Fiammingo e sono grandi 3 palmi e mezzo/ l’uno e questi sono per Mengs; il zio mi a detto/ che vi avisi  che a [illeggibile] li 400 scudi e vi/ saluta: io della lettera ancora non ce lo detto ma ce lo/ dirò di quella che voi mi avete scritta. Caro padre io/ vi domando la vostra benedizione e il sig. Cavaliere vi saluta/ caramente e dice che questo altro anno viene a Firenze/ e che allora mi ci porterà anche a me/ salutatemi mia sorella e Lunardino / mi dichiaro il quale / vostro figlio vero / Vincenzo Barsotti.




Memoriale (del cardinale Archinto)
Bea(tissi)mo Padre/ il direttore dell’Accademia di Francia in Roma con/ ogni dovuto ossequio espone alla S(anti)tà vostra gualmente / avendo da S(ua) Maestà Cri(stianissi)ma la commissione di far/ fare da un pensionante in essa accademia una copia della testa o busto di una dea accinta d’uva e pampani poco fa/ acquistata dalla S(ua) A(altezza) dall’eredi del conte Fede ed ora/ esistente nel museo in Vaticano che della grezia/
A monsig(nor) Maggio(rdo)mo che ne porli (...)/
Si è degnato la Sa(nti)tà di No(stro) Sig(nore) nella audienza di/ questo giorno ordinarci di accordare come in esecuzio/ ne degli ordini Sovrani accordiamo al oratore la / grazia di potere far prendere la forma della testa/ e fusto di Dea accinta di pampani colla condizione/ però che si debba e si serva dell’opera di Vincenzo / Barsotti sperimentato e abile formatore, data dalle nostre /stanze della Nostra Residenza al quirinale/ questo dì 26 ottobre 1778
S: O Arc …..(?)




giovedì 18 maggio 2017

SMARRIMENTO DEL BAGAGLIO DI UN UFFICIALE DURANTE LA GRANDE GUERRA.


Smarrimento del bagaglio di un ufficiale, durante la grande guerra  e successivo rimborso.


Il ten. Enrico Pellegrini, ufficiale del 43° Reggimento di fanteria, viene ricoverato in ospedale per ferite dal 28 sett. al 15 nov. del 1917. La cassetta contenente gli effetti personali e la pistola d’ordinanza, lasciata al “carreggio” del Reggimento, è smarrita.


Il Ten. Pellegrini fa richiesta di rimborso degli oggetti smarriti di cui è conservato l’elenco in brutta, presumibilmente nel 1917, e riceve dall’Uff. Cassa del Reggimento un vaglia in data 20 gennaio 1920.

Brutta copia del materiale smarrito:

“Elenco degli oggetti che trovavansi nella cassetta smarrita del sottoscritto, cassetta che trovavasi depositata al carreggio del 43° Regg.to Fanteria. La perdita della cassetta avvenne mentre il sottoscritto trovavasi all’ospedale per ferita dal 28 Sett. al 15 Nov. 1917.
1.a  Cassetta                                     £ 15.00
2.  Divisa di panno g.v.                    £ 90.00
3.  Gambali                                       £ 25.00
4.  Scarpe (un paio)                          £ 32.00
5.  Maglie di lana N. 2                      £ 20.00
6.  Maglie di cotone N.                    £ 15.00
7.  Camicie N. 5                                £ 30.00
8.  Mutande a maglia di lana N. 4     £ 32.00
9.  Calzini di lana e cotone N. 10      £ 25.00
10.  Fazzoletti N. 10                          £  8.00
11. Colletti  N. 8                                £  5.00
12. Guanti di filo e di pelle N. 2        £  6.00
13. Libri                                             £ 15.00
14. Pistola con fondina e cinturino          ?
15. Passamontagna di lana                 £  6.00
16. Oggetti di toilette                          
                                                           £  20.00
17. Macchinetta per la barba                 
18. Visiera di ricambio                       £  3.00
19. Asciugatoi (spugna) N. 2              £  7.00
20. Bacinella                                       £  6.00
                                                           _______
£ 355
                                   escluso la pistola





Vaglia dell’Ufficio Cassa di £ 331,00 “quale importo indennità perdita bagaglio”.

Il vaglia è indirizzato all’ “Avv.to Pellegrini sig. Enrico Borgo a Mozzano Lucca”, ritornato alla professione civile praticata prima dell’arruolamento. 




lunedì 8 maggio 2017

LE OPERE LIRICHE RAPPRESENTATE SU CARTOLINE POSTALI



le opere liriche rappresentate su cartoline illustrate
























CARTOLINA "RAZZISTA" del 1918 -



 CARTOLINA "RAZZISTA" del 1918 -


venerdì 5 maggio 2017

DIPLOMI DI MADRE E FIGLIA CONSEGUITI PRESSO L'ISTTUTO S. DOROTEA DI LUCCA NEGLI ANNI 1875 E 1901



- diplomi di madre e figlia conseguiti presso l’istituto 
S. Dorotea di Lucca negli anni 1875 e 1901 -
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Emma, figlia di Raffaello Bisordi, sposa Giuseppe Marchi ed è madre di Delia.


 - DIPLOMA DI EMMA BISORDI, anno 1875 -

istituto di s. dorotea
La Sig.a  Emma figlia del Sig. Raffaello Bisordi
al seguito dell’esame di esperimento relativo all’anno scolastico 1874 – 75  so-
stenuto intorno allo studio ed al lavoro ha meritato il presente
brevetto di 1° premio con la medaglia d’argento
Lucca, dall’Istituto di S. Dorotea, questo giorno 18 Settembre 1875
La superiora
Suor Innocenza Colla

- DIPLOMA DI DELIA MARCHI, anno 1901 -

istituto di s. dorotea
in lucca
La Signorina Delia figlia del Sig.e Giuseppe Marchi
Alunna della classe 1a elementare in seguito all’esperimento relativo all’anno sco-
lastico 1899 – 1900 ha meritato Primo premio
per cui le viene rilasciato il presente Documento.
Lucca dell’Istituto di S. Dorotea 15 Febbraio 1901
La Superiora
Suor M.a Placida Santini

mercoledì 3 maggio 2017

MENU' DEL PIROSCAFO VELOCE "KAISER WILHELM II" - anno 1898



Menù sul “piroscafo veloce Kaiser Wilhelm II” – anno 1898



Nord Tedesco Lloyd
Brema

Piroscafo veloce “Kaiser Wilhelm II”,  il 3 Dicembre 1898.
Menù
Zuppa alla Sassone
Ferras au four (?)                      Salsa a la metre d’hotel
Anbbacchio                Salsa alla menta            Cavolo rosso 
Patate fritte
Cosciotto di maiale          Albicocche stufate        Insalata verde
Budino di semola 
Frutta                              caffè