giovedì 31 ottobre 2013

LETTERA DI UN MISSIONARIO AI FAMILIARI DA MOSSUL IN KURDISTAN - metà XIX sec.


Lettera di un missionario ai familiari da Mossul in Kurdistan.

Nel vecchio cimitero di Pieve di Controne 8com. di Bagni di Lucca, prov. di Lucca), oggi parco della rimembranza, restano tre lapidi delle vecchie sepolture ed una di queste è dedicata al frate domenicano Agostino Marchi.
 

nella pace del cristo
qui riposa dove nacque e morì
AGOSTINO MARCHI
sacerdote dell’ordine dei predicatori
per dottrina senno e pietà onorato e caro
prima cappellano maggiore della milizia lucchese
ed elemosiniere del principe ereditario
poi missionario vicario prefetto apostolico
per tre lustri nella mesopotamia e curdistano
quindi priore tre volte in s.romano in lucca
due volte vicario generale della cong.ne in toscana
alla saviezza dei consigli nella propaganda di roma
aggiunse la modestia del ricusare la vescovile dignità
benedetto dovunque
visse anni 60 mesi 7 giorni 7
spirò addi 9 di luglio
1875
Nell’archivio della famiglia Marchi, che pur portando lo stesso cognome non ha alcuna parentela con il frate, è stata rinvenuta una sua lettera inviata al fratello dalla città di Mossul [città dell’attuale Iraq nella regione del Kurdistan]. La lettera non è datata, ma è presumibile sia della prima metà del '800.

Gigi Carissimo:              a Luigi Marchi
Agostino tuo fratello
Io non voglio imitarti.  Non mi far aspettare troppo i tuoi caratteri che non ho più veduti dalla mia partenza da Lucca, io all’opposto non voglio che mi fugga una sola occasione per dirigere a te e a tutti di casa poche linee: ma nulla ho di singolare da dirti se non che continuo a godere una ottima salute a dispetto del caldo che mi perseguita notte e giorno. Siamo già a 34 gradi nel termometro all’ombra, mentre il massimo in Italia ascenderà a 30 gradi. Pensa quanto crescerà nel luglio e nell’agosto. Fortuna che il cielo è sempre ridente e sempre sereno, l’aria sanissima, e le notti senza rugiada. Così noi sdraiati sul tetto passiamo in un dolce forno le notti senza patire i miasmi di una stanza abitata. Questo genere di vita mi piace moltissimo. Io non ho mai amato soverchiamente i comodi che tanto si apprezzano costì, per ciò un genere di vita libera e semplice, un esser lontano dalla evirata civilizzazione europea e da tante indispensabili riposatezze …. [illeggibile] molto alla conservazione della mia sanità. Nell’autunno conto di abbandonare il Musul per recarmi nell’Afaganistan e far pratica di caldeo col popolo al quale debbo esercitare il mio ministero. Nel Curdistan è un numero grande di villaggi cattolici e nestoriani [Con il termine Nestorianesimo si intende la dottrina cristologica propugnata del vescovo siriano Nestorio (381– 451). Secondo tale dottrina in Gesù Cristo convivevano due distinte persone, l'Uomo e il Dio, mentre Maria era madre solo della persona umana].
 I primi non hanno chi li istruisca e conforti colla religione, i secondi sono ben disposti di ritornare alla chiesa cattolica, se si …. [illeggibile]  ad acquistarsi la loro confidenza. Io cerco molto la popolarità, non avrò a far grandi sforzi per incontrare il loro genio. Mi mischierò con loro, fraternizzerò senza distinzione europea mi confermerò ai loro costumi, e con la grazia di Dio spero che non saranno senza effetto le mie fatiche. Io mi raccomando per questo alle vostre comuni e private preghiere, specialmente a quelle di mia madre la quale prega assai e con sentimento. Che Iddio ci benedica in tutti i giorni del viver nostro, che senza pure le Sue benedizioni …. [illeggibile] possano i vostri …. [illeggibile] e in ricompensa del bene che mi procurate, vi faccia vivere uniti nella santa carità fino alla morte.
Vi raccomando adunque come a Nicolao e a Pellegrino, vi raccomando a tutti di rispettare la madre …. [illeggibile]  consolate mia madre nell’età sua cadente, e fate che non debba mai rattristarsi di voi. Iddio ci ha detto energicamente = onora il tuo padre e la tua madre e avrai lunga vita sopra la terra = Fai per me tanti saluti a tutti i nostri parenti e amici. Dirai a Tonino di Cesare che quando scrive a Gigi suo figlio me lo saluti con amorevolezza, e gli raccomandi a mio nome d’attendere allo studio e alla regolare osservanza per onorare e il mio Istituto e la Patria sua, se occorre fagli trascrivere queste stesse parole.
Dammi presto le nuove di mamma di zia Domenica di Nicolao Pellegrino e le tue. Vi abbraccio tutti con amore e prego Iddio che vi conservi sani e uniti nella fraterna carità.
Io mi trovo sempre più soddisfatto della mia determinazione. La nostra attual situazione è un critica, perché l’uom nemico del Vangelo dove noi seminiamo il grano sparge zizzania: ma la verità sfida energicamente e sostiene con forza il confronto coll’amore. Iddio provvederà a tutto, e noi saremo più lieti de trionfi della grazia Divina.
Vi abbraccio tutti di cuore
e firmo vostro affe: to Fratello
Fra Agostino Marchi di SS. Miss.  apostolica.
P. S. Salutami il Pievano cappellano …. [illeggibile


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