domenica 29 settembre 2013

PORTO D'ARMI, E PERMESSO DI CACCIA CON FUCILE - DUCATO DI LUCCA - 1845


PORTO D’ARMI, E PERMESSO DI CACCIA CON FUCILE

ducato di lucca – Anno 1845


Permesso concesso a Pietro Giambastiani Presidente di Sezione. Si noti che la licenza è rilasciata a coloro che ricoprivano cariche pubbliche nel Ducato: Gonfalonieri, Anziani e Presidenti di sezione.  Si noti inoltre la puntualizzazione dei tempi in cui era permessa la cacciagione e i luoghi.

“Porto d’armi, e permesso di caccia con fucile
nei modi autorizzati dalla Legge per isigg. Gonfalonieri, Anziani, e Presidenti Sezionali

in nome di sua altezza reale
Carlo Lodovico di Borbone
Infante di Spagna Duca di Lucca ec. ec. ec.

Il Consigliere di Stato xxxxxxxxx
Direttore Generale di Polizia

Permette al Sig. Giambastiani Pietro
Figlio di Giovanni di S. Gennaro
Di condizione Presidente di anni 32

La delazione della Sciabola, Fucile, ed altre armi da fuoco, e di far cacciagione col fucile, eccetuati i mesi d’Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, ed i primi quindici Giorni di Agosto, tempo in cui è questa proibita dal Veneratissimo Sovrano Decreto dè 12 Agosto 1824,restando ferme nel rimanere le disposizioni tutte contenute nel Decreto dei 29 Luglio 1818.
In quanto ai laghi, Paludi, e luoghi incolti il divieto suddetto non avrà principio che col primo del mese di Maggio, ad eccezione del Lago di Massaciuccoli, per cui nulla è rinnovato, in conformità del prelodato Decreto 12 agosto 1824, e della notificazione della Presidenza del Buon-Governo dè 23 Aprile 1833.
Vale durante l’esercizio della sua carica.
Lucca li trentuno del mese di Maggio e Anno 1845
Il Segretario Generale
         (Gratis)”

GIUSEPPE MARCHI, SINDACO DEL COMUNE DI BAGNI DI LUCCA NELLA SECONDA META' DEL XIX SEC.


Giuseppe Marchi, Sindaco del Comune di Bagni di Lucca
 nella seconda metà del XIX° sec.
DOCUMENTI
Brevi note: Giuseppe Marchi nasce a Pieve di Controne, frazione di Bagni di Lucca, nel 1854. Diviene Consigliere comunale, come il padre Luca, ed in seguito Sindaco. Il primo mandato ricopre il triennio 1886 – 1888, ma dalla corrispondenza conservata in archivio trisulta che la carica di Sindaco è svolta fino all’anno 1893. Dei diversi documenti, relativi al periodo in cui Giuseppe Marchi ricoprì la carica di primo cittadino, si riportano quelli sotto indicati.

- Atto di nomina ufficiale a Sindaco, a firma di Francesco Crispi, Presidente del Consiglio.


- Lettera di ringraziamento di Vittoria Augusta Principessa Borbone del 4 Luglio 1890 in risposta agli auguri di guarigione inviati dalla Amministrazione comunale. [La Principessa  Vittoria Augusta Ludovica Isabella Amelia Filomena Elena Penelope di Borbone, Contessa di Mascali (15 maggio 1838 – 9 agosto 1895), figlia di Carlo Ferdinando di Borbone e di Penelope Carolina, Contessa di Mascal].

“ Causa partenza Signora Brumer per Pisa solo oggi ricevetti vostro affettuoso telegramma. Prego essere interp[r]ete presso cotesta buona affettuosa popolazione dei miei più sentiti ringraziamenti  sono grata per affezione che mi portano. Grazie
Dio la mia salute è molto migliore. La ringrazio di cuore. Affezionatissima
Vittoria Augusta di Borbone
Principessa di Capua
 4 Luglio 1890


- Telegramma di Vittoria Augusta Principessa Borbone del 17 Luglio 1890 in occasione della nascita del primogenito Mario Marchi. [La Principessa  Vittoria Augusta Ludovica Isabella Amelia Filomena Elena Penelope di Borbone, Contessa di Mascali (15 maggio 1838 – 9 agosto 1895), figlia di Carlo Ferdinando di Borbone e di Penelope Carolina, Contessa di Mascal].

“Lieta notizia avuta auguro puerpera buona notizia salute neonato buona fortuna Vittoria Augusta principessa Borbone”, indirizzo. “ Cav: Marchi Sindaco”

- Lettera di Rodolfo Pierotti, deputato al Parlamento del Regno d’Italia. [Ing. Rodolfo Pierotti di Benabbio frazione di Bagni di Lucca Be(1845 - 1909), combatté a Goito per l'unità d'Italia e fu eletto per sei volte deputato al Parlamento]

“ Lucca 28 ott 1890,
Onor. Sig. Sindaco
In replica alla sua gentilissima del 24 corrente, e per dimostrarle che sopra presentati politici di Lucca e di Massa si adoperano senza posa per ottenere  l’ incontro del 2° tronco della Lucca-Aulla, le trascrivo quanto scrive in proposito il sottosegretario di Stato onor De Blasio.
All’Onor. Cav. G. Marchi Sindaco dei Bagni di Lucca “ I progetti dei due tronchi Ponte a Moriano- Bagni di Lucca e Aulla-Fivizzano sono stati recentemente comunicati al Consiglio Superiore dei LL.PP.. Appena ottenuto il parere del detto Consiglio, si solleciteranno tutti gli altri attti d’esame e d’approvazione dei progetti detti, che a senso di legge devono precedere gli incontri. Ella poi, Sig. Sindaco, può essere certo che noi non ci  [?] finchè non avremo ottenuto quanto gli abitanti del Serchio piede monte desiderano e quanto ci è stato tante volte promesso. Con piena stima mi  confermo
suo devomo  Rodolfo Pierotti

- Lettera di Ferdinando Martini, deputato al Parlamento del Regno d’Italia. [Ferdinando Martini, nato a Firenze il e morto a Monsummano (LU) il 24/04/1928, Giornalista e scrittore. Fu eletto deputato al Parlamento italiano nel 1876 e conservò questa carica per quarantatré anni e tredici legislature. Fu Ministro delle Colonie nei Governi Salandra, Ministro dell'Istruzione Pubblica nel Governo Giolitti e nel 1923 fu nominato senatore del Regno.]

“Monsummano 28 Nov. 1890
Ill:mo Signore,
Gratissime all’animo mi giungono le amorevoli parole di Lei con la quale Ella si fa interprete di cotesta rappresentanza municipale. Godo che gli elettori ed il comune che Ella degnamente rappresenta, o, per lo meno, i molti fra loro non abbiano presentato fede alle accuse delle quali fui fatto segno: fra cui amarissima e falsa ch’io contrasti la costruzione della linea Lucca-Aulla. Essa è ormai decretata per legge e a me è grato ricordare di averla invece, come per me si poteva, propugnata in seno alla commissione eletta dagli Uffici della Camera a esaminare il disegno di legge proposta dall’on. Saracco[?] è qualche anno.
Ma come cotesta linea mi stia a cuore meglio dirà la lettera che mi pregio di archi cederle.
Si abbia, Ill. Signore, nuove grazie ed accolga gli atti del mio particolare ossequio
Suo servo
 Martini


- Lettera di Antonio Mordini del 15 Aprile 1892.  

[Antonio Mordini (Barga 1819 - Montecatini in Valdinievole 1902). Partecipò ai moti e alle guerre risorgimentali e fu deputato al parlamento subalpino di fede repubblicana. Nel seguito accostatosi Destra fu ministro dei Lavori pubblici (1867-69) e prefetto di Napoli (1872-76). Deputato fino al 1895, poi (1896) senatore.] 

 

 
Illustrissimo Signore
Ho ricevuto con ritardo il pregiato suo foglio  6 corr.te col quale Ella mi comunica la deliberazione presa dal Consiglio Comunale dei Bagni di Lucca relativamente all’opera da me data  per effettuare la costruzione del tratto ferroviario Ponte Moriano – Bagni.
 Gratiss[?] al Consiglio dell’atto suo cortese [?]ringraziamento a me dovuto non è neanche da parlare. Auguriamoci a poterci tutti insieme rallegrarci quando la [?]giungerà alla meta tanto desiderata.
Intanto …[?]…… considerazione.
Ant. Mordini
Ill.
Sig. Giu. Marchi
Com Bagni Lucca

 

- Lettera di Menotti Garibaldi del 18 Aprile 1892. 

 [Menotti, figlio di Giuseppe ed Anita Garibaldi, partecipò alla spedizione dei Mille, alla terza guerra d’indipendenza, alla guerra franco prussiana del 1870. Divenne deputato del Regno d’Italia dal  1876 al 1897]



“ Egregio Sig. Sindaco, Vi ringrazio per la partecipazione fattami, della deliberazione consiliare di codesto Comune, per quanto mi riguarda; e sono lieto d’aver potuto giovare agli interessi della vostra laboriosa popolazione.
Con spiciale considerazione vi saluto Vostro de.mo M. Garibaldi
All’Egregio Sig. Cav.le Giuseppe Marchi Sindaco di Bagni di Lucca
Roma li 18 Aprile 1892”

- Lettera di A. Brunicardi al Presidente del Consiglio Giolitti del 7 Novembre 1893.  

[Adolfo Brunicardi, Nacque a Bagni di Lucca il 4 ott. 1851 , si laureò in ingegneria e compì la sua formazione politica nell'ambiente radicale fiorentino degli anni '70.  Nel 1886 entra in Parlamento e vi resta fino al 1904].


 
7  Nov.  1893
Egregio Amico,
Mi permetto di presentarti e raccomandarti vivamente il Sig: Cav: Giuseppe Marchi, Sindaco di bagni di Lucca, il quale si reca costi per sollecitare a codesto Ministero l’approvazione del Bilancio, di quel Comune, del 1894.
Ti prego a volerlo ricevere con la tua solita cortesia e fare il possibile di contentarlo.
Mille grazie e mille saluti dal
Tuo aff….
A Brunicardi

domenica 22 settembre 2013

LISTA DEGLI ARTIGIANI E COMMERCIANTI DELLA PIEVE DI CONTRONE, FRAZ. DEL COM. BAGNI DI LUCCA - 1871


Lista degli artigiani e commercianti presenti alla Pieve di Controne, frazione del Comune di Bagni di Lucca, nell’anno 1871.
La lista. mal conservata, è stata redatta da Luca Marchi negli ultimi anni della sua vita, quando era affetto da gravi malattie, come dimostra la scrittura estremamente incerta.
 
1871 - 9  - Giugno
1.   Angeletti Fiore di Giuseppe                                    Sarto
2.   Barsi Seb;no q Gio:                                                 Rivenditore di sale, e tabacco
3.   Barsi Samuele, e Anto:o                                          Falegname
4.   Lucchesi Iacopo q: Cirillo                                        Muratore
5.   Lucchesi Gio (‘9 Faddao (?) q: Giovanni                Muratore
6.   Magnani Luigi q. Francesco                                    Bottegaio
7.   Magnani                 q: Francesco                              Muratore
8.   Silvestri Matteo (?) q:                                              Muratore
9.   Silvestri Luigi q: Michele                                        Oste
10. Silvestri Maria Domenica ved: di Michele             Rivenditrice di sale, e tabacchi
11. Taliani Battista q: Antonio                                      Calzolaio, Oste , e Bottegaio
12. Tei Carola moglie di Angelo                                  Bottegaia, e  Ostessa
                                 

sabato 21 settembre 2013

ELENCO DELLE FAMIGLIE CENSITE NEL 1868 NELLA CONTRONERIA


ELENCO DELLE FAMIGLIE CENSITE NEL 1868
 nei paesi  della Sezione della Pieve di Controne,  che comprendeva, oltre la Pieve, Cevoli, Guzzano, Fiume, Gobereto, S. Gemignano e Vetteglia. Il primo nominativo per ogni frazione ne indica il rappresentante. 
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L’elenco è stato scritto da Luca Marchi della Pieve nella veste di presidente della Sezione di Pieve di Controne e consigliere al Comune di bagni di Lucca.
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Lista dei Capi di Famiglia della Sezione di Pieve di Controne
Rev:do Sig. Pievano

Marchi
1.   Luca fu Gio: Domenico Giuliani
2.   Giuseppe fu Antonio Taliani
3.   Battista fu Antonio Tognini
4.   Domenico fu Giuseppe Buonanni
5.   Domenico fu Battista Barsanti
6.   Pietro fu Paolo Marchi
7.   Antonio fu Cesare Silvestri
8.   Gemignano fu Bartolomeo Taliani
9.   Costantino di Battista Marchi
10. Antonio di Pietro Marchi
11. Pellegrino fu Antonio Marchi
12. Giuseppe di Pietro Marchi
13. Pietro fu Battista Marchi
14. Battista di Pietro Marchi
15. Agata ved:a fu Luigi Barsanti
16. Paolo di Pietro Lucchesi
17. Battista Magnani
18. Giovanni fu Pasquale Buonamici
19. Giovanni fu Stefano Buonamici
20. Francesco fu Stefano Brunicardi
21. Sante fu Carlo  ≈≈≈≈≈≈

Cevoli
Biagi
1.   Gabriello fu Francesco Biagi
2.   Giuseppe fu Gio: Maria Biagi
3.    Fiora fu Gio: Maria Marchetti

4.   Federico fu Luigi ≈≈≈≈≈≈

Villa di Guzzano
Giannini
1.   Costantino di Pasquale Marchetti
2.   Marco fu Alessandro Brunicardi
3.   Celeste ved:a fu Antonio Magnani
4.   Francesco fu Bartolomeo Brunicardi
5.   Biagio fu Nicolao Brunicardi
6.   Iacopo fu Nicolao Magnani
7.   Matteo fu Bartolomeo Giannini
8.   Giovanni fu Alessandro Lucchesi
9.   Alessandro fu Simone Buonanni
10. Marco fu Battista Buonamici
11. Bartolomeo fu Luca Lippi
12. Luigi fu Antonio Giannini
13. Luigi di Pasquale Biagi
14. Luigi fu Santino Nicolai
15. Elisabetta ved:a fu Nicolao Simi
16. Domenico fu Angelo Giannini
17. Girolamo fu Paolo Silvestri
18. Bartolomeo fu Giovanni Lunatetti (?)
19. Pellegrina ved:a fu Domenico Magnani
20. Giacomo fu Giovanni Marchetti
21. Angela ved:a fu Giuseppe Lippi
22. Filippo fu Matteo Lippi
23. Francesco fu Matteo Magnani
24. Stefano fu Francesco Lucchesi
25. Giovanni fu Taddeo Brunicardi
26. Martina ved:a fu Bartolomeo Brunicardi
27. Ranieri fu Giuliano Brunicardi
28. Giuseppe fu Giuliano Brunicardi
29. Basilio fu Felice Brunicardi
30. Bartolomeo fu Felice Nannizzi
31. Riccardo fu Domenico Brunicardi
32. Pietro fu Iacopo Brunicardi
33. Dott.re Pellegrino fu Riccardo Magnani
34. Luigi fu Francesco Magnani
35. Giovacchino fu Francesco Marchetti
36. Antonio fu Luigi Giannini
37.Pasquale fu Luigi Giannini
38. Cherubino fu Luigi Magnani
39. Giovanna ved:a fu Antonio Magnani
40. Fausto fu Francesco Giannini
41. Pietro Fu Giuliano Nicolai
42. Domenico fu Antonio Nicolai
43. Luigi fu Paolo Nicolai
44. Domenica ved:a fu Giovanni Nicolai
45. Pietro fu Antonio Nicolai
46. Luigi fu Antonio Nicolai [?]

Fiume
Barsanti
1.   Adriano fu Giuseppe Barsanti
2.   Giovanni fu Luigi Barsanti
3.   Luigi di Giovanni Magnani
4.   Antonio fu Luigi Lucchesi
5.   Bartolomeo fu Antonio Giambastiani
6.   Sebastiano fu Giovanni ≈≈≈≈≈≈

Villa di Gomereto
Barsi
1.   Andrea fu Antonio Barsi
2.   Giovacchino fu Domenico Barsi
3.   Sebastiano fu Giovanni Barsi
4.   Bartolomea ved:a fu Giuliano Barsotti
5.    Domenico fu Pasquale Persiani
6.   Gemignano fu Matteo Barsotti
7.   Francesco fu Francesco Barsotti
8.   Santino di Francesco Tomei
10. Domenico fu Paolo Barsotti
11. Michele fu Paolo Barsotti
12. Nicola fu Domenico Barsotti
13. Teresa fu Domenico Di Nino
14. Antonio fu Pellegrino Barsotti
15. Stefano fu Domenico Tomei
16. Francesco fu Domenico Di Nino
17. Francesco fu Pellegrino Antoni
18. Antonio fu Agostino Antoni
19. Domenico fu Giuseppe Barsi
20. Tomaso fu Pietro Conti
21. Giuseppe fu Francesco di Nino
22. Gemignano fu Pellegrino Barsotti
23. Gio: Domenico fu Benedetto Barsotti
24. Luigi fu Paolino Barsotti
25. Maria ved:a fu Paolo Tei
26. Costanza ved:a fu Iacopo Barsotti
27. Giuseppe fu Antonio Barsotti
28. Gemignano fu Giuseppe Micheli
29. Sante fu Pietro Tei
30. Angelo fu Matteo Pellegrini
31. Caterina ved:a fu Antonio Tei
32. Benedetto fu Sebastiano Tei
33. Francesco fu Benedetto Di Nino
34. Matteo fu Pellegrino Barsi
35. Giovanni fu Antonio Scandiglia [?]
36. Bernardino fu Riccardo ≈≈≈≈≈≈

Villa di S. Gemignano
Silvestri
1.   Antonio fu Giovanni Silvestri
2.   Luisa fu Giovanni Bartolomei
3.   Marco fu Stefano Silvestri
4.   Bartolomea ved:a fu Francesco Silvestri
5.   Valerio fu Domenico Pierotti
6.   Luigi fu Antonio Pierotti
7.   Fabiano fu Sebastiano Silvestri
8.   Luigi fu Michele Silvestri
9.   Domenica ved:a fu Michele Paolini
10. Ranieri fu Domenico Alderigi
11. Giuseppe fu Iacopo Silvestri
12. Giuseppe fu Bartolomeo Silvestri
13. Bartolomeo fua Angelo Silvestri
14. M:a Domenica ved:a di Domenico Silvestri
15. Giacomo fu Domenico Tei
16. Pellegrino fu Iacopo Mariani
17. Sebastiano fu Iacopo Tei
18. Marco fu Iacopo Moriani
19. Regolo fu Pietro Magnani
20. Luigi fu Bartolomeo Magnani
21. Raffaello fu Paolo Silvestri
22. Michele fu Domenico Rocchi
23. Antonio fu Stefano Silvestri
24. Antonia ved:a fu Domenico  ≈≈≈≈≈≈

Villa di Vetteglia
Giurlani
1.   Bernardo fu Agostino Buonamici
2.   Antonio fu Pasquale Bastiani
3.   Giuliano fu Giovanni Buonamici
4.   Paolo fu Carlo Barsotti
5.   Domenico fu Domenico Pierotti
6.   Paolino fu Antonio Buonamici
7.   Flavia fu Olivo Marchi
8.   Antonio fu Battista Bastiani
9.   Mariano fu Giovanni Marchetti
10. Giovanni fu Giuseppe Lucchesi
11. Cirillo fu Iacopo Lucchesi
12. Pellegrino fu Antonio Angeletti
13. Giuseppe fu Salvatore Barsi
14. Sante fu Andrea Buonamici
15. Lodovico fu Luca ≈≈≈≈≈≈


Totale N°: 152 ≈≈≈≈≈≈











venerdì 20 settembre 2013

MEDAGLIA IN GESSO: GUERRA D'INDIPENDENZA AMERICANA


MEDAGLIA IN GESSO: GUERRA D'INDIPENDENZA AMERICANA


JOH EGAR HOWARD LEGIONIS PEDITUM PRAEFECTO [John Eager Howard comandante di un reggimento di fanteria]
COMITIA AMERICANA
DUVIVIER
Medaglia del Congresso americano assegnato al tenente colonnello John E. Howard per la sua leadership coraggiosa della carica principale baionetta linea nella battaglia di Cowpens. L'originale è stata incisa da Pierre Duvivier, e ha colpito in argento.
Il colonnello Howard, a cavallo, persegue un soldato nemico che sta portando via uno standard. Una Vittoria alata si libra su di lui, tenendo nella mano destra una corona di alloro e nella sinistra un ramo di palma. Iscrizione latina: Il Congresso americano John Howard Eager, comandante di un reggimento di fanteria.

venerdì 13 settembre 2013

PERMESSO DI MACINAZIONE NEI GIORNI FESTIVI - DUCATO DI LUCCA -1843


PERMESSO di macinazione nei giorni festivi  DUCATO DI LUCCA - 1843
ARCHIVIO DELLA FAMIGLIA MARCHI di PIEVE di CONTRONE (Com. di Bagni di Lucca)
______0-0-0______

N. 3107
Ducato di Lucca
Lucca 30 Decembre 1843
Il Consigliere di Stato
Direttore Generale di polizia ec.
Vista l’istanza di Luca Marchi di Controne proprietario di un mulino in d[etta] Sezione, diretta ad ottenere il permesso di macinazione nei giorni festivi
Permette
Al Luca Marchi che il suo mulino macini anco nei giorni festivi d’intero precetto escluse  le ore dei divini uffizi.
Il presente permesso è valevole per un’anno.
Lucca questo sud: giorno 30 Decembre 1800 quarantatre
Per S: E. il Direttore
Il Segretario Gen: della Direzione
Registro    N 132                                                                                                Pallavicini
            Dazio L 1,7
            Posta   1,3
                        L 2,-

giovedì 12 settembre 2013

NOTIZIE SULLA FONTE DI REULI - PIEVE DI CONTRONE - 1838


Notizie sulla fonte di “Reuli”  - Pieve di  Controne, frazione di Bagni di Lucca.
documenti dall’Archivio della famiglia Marchi

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Nel paese di Pieve di Controne sgorga una sorgente naturale detta di “Reuli”, mentre una seconda, denominata “Fontana”, si trova a circa mezzo chilometro dall’abitato lungo la mulattiera, che porta alla frazione di S. Gemignano.

Fonte di Reuli 

 Fonte " La Fontana"


Prima degli anni ’50, quando il paese non era servito dall’acquedotto comunale, gli abitanti attingevano l’acqua  potabile dalle due sorgenti e in particolare dalla “Fontana”, anche se fuori dal perimetro della frazione. Questa sorgente era assai più frequentata perché inserita in una vecchia struttura con copertura a volta e servita da un ampio lavatoio. Inoltre la fonte è caratterizzata da una abbondante portata idrica, tanto da servire la popolazione anche nei periodi di siccità. “Reuli” invece sgorga direttamente da un muro a secco, non presenta infrastrutture a corredo, diviene spesso “scecca” [priva d’acqua] e, pur trovandosi nell’abitato, è posizionata in “Castello”, località eccentrica rispetto al centro del paese, che è formato da nuclei separati e posti a diverse quote. È da ritenersi inoltre che la consuetudine di andare alla “Fontana”, oggi non più praticata per l’esistenza come detto dell’acquedotto comunale, fosse radicata nei “Pievini”, perché questa sorgente era pubblica da tempo immemorabile, mentre “Reuli” lo era divenuta solo nella prima metà del XIX sec., in precedenza facendo parte del podere “la Vignola” della famiglia Marchi.
Luca Marchi, per poter ampliare la lavorazione della seta di cui era produttore, aveva bisogno di approvvigionarsi abbondantemente d’acqua e per questo, nel luglio del 1838, chiede al “Gonfaloniere del Bagno” di “intraprendere i lavori diretti ad incassare quelle acque [fonte di Reuli], ed a condurle alle proprie caldaie, a casa prossima alla sorgente”. Nella domanda alle autorità Luca Marchi “offre di cedere a profitto del piccolo villaggio di Castello composto di N 5 famiglie (alle quali soltanto può far comodo) la metà della acqua di quella sorgente alla condizione per altro, e non altrimenti che a spesa della Sezione si allaccino le acque stesse (che ora in parte si disperdono) ed a buona regola di arte si dividano per metà, in modo che l’una serva a vantaggio pubblico, e l’altra possa essere dall’Esponente condotta a proprie spese alla sua casa, e caldaie, in tutto con piccolissimo dispendio, e con utilità manifesta del d: villaggio”.
Luca Marchi si era fatto fare il progetto e la stima di spesa occorrente per l’intervento dal cognato Pietro Giambastiani “Perito Pubblico”, e si deve ritenere che ne avesse allegato copia alla domanda.
La risposta del Gonfaloniere tuttavia tarda, per cui nel febbraio del 1839 si trova in archivio la copia di un sollecito per iniziare i lavori, fatto per conto di Luca Marchi e indirizzato al Gonfaloniere. È ipotizzabile che il ritardo sia stato causato da malevoli voci di paese, se nel sollecito ampio spazio è rivolto ad assicurare l’autorità circa il pieno possesso della fonte da parte della famiglia Marchi: “…. quella fonte è esclusivamente sua poiché nata sopra un fondo di suo dominio, e perché niuno può giustamente vantare di avere né con titolo, né colla prescrizione acquistato il diritto di goderne ….. né mai in antico né di recente vi ha lavorato la Comune, o la Sezione; che quella non è la fonte pubblica della Pieve, ma sibbene l’altra detta la Fontana ….”.
L’8 Aprile dello stesso anno arriva la desiderata autorizzazione del Gonfaloniere, essendo stata ottenuta l’autorizzazione dal Ministero dell’Interno del Ducato di Lucca con dispaccio N° 764.
Il 10 maggio 1839 Luca Marchi, nella veste di Presidente della Sezione di Pieve di Controne, dichiara che l’opera è stata eseguita e riporta la distinta delle voci di lavoro e dei materiali impiegati con la relativa spesa. [Nota: Oggi meraviglia che un lavoro pubblico, preventivato con un valore di spesa (Lire 109,14) venga realizzato con un importo addirittura minore (F 106,6)].

Altra notizia in archivio sulla fonte si ha nell’anno 1861. Luca Marchi scrive al Gonfaloniere per denunciare un atto di vandalismo o forse un furto di materiale: “…è stata portata via la finestra che serviva di serratura al bottaccio, quale stava serrata con chiave, ed era coperta con lamiera di ferro e rotto il condotto che con due tubi uno conduceva l’acqua in mia casa, e l’altro nel Bottaccio …”. La missiva termina con la richiesta di poter riparare il danno arrecato alla fontana divenuta pubblica.
A breve viene trasmesso l’assenso da parte dell’ Autorità del “Comunità di Bagno a Corsena”.
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Documenti d’archivio:
1) Computo metrico estimativo dell’intervento da eseguire alla sorgente.


Stimatissimo Sig: re Presidente
Nel giorno 20 del caduto mese come incaricato fui da Lei, mi portai a fare la stima della costruzione d’una sorgente che esiste sopra d’un fondo di Sua proprietà nella Villa della Pieve luogo detto a Reuli; incaricato ancora dell’acqua riguardo alla divisione per metà in Suo comodo e per metà in servizio della Villa, dopo fatte le mie osservazioni le rimetto la presente relazione.
Relativamente alla divisione dell’acqua l’adopererei nella allacciatura mettendo ad uno stesso piano due eguali cannelle, l’una delle quali conduca la metà dell’acqua ove più rende a Lei comodo, e l’altra farsi gettare nel bottaccio per comodo della Villa.
Riguardo alla spesa della costruzione del bottaccio, allacciatura e prospetto, le ho minutamente descritte come etc.
Per N° 8, cannelle                               Lire    2 8  ~
Per N° 600 mattoni in (?)                   Lire   24 ~ ~
Per N° 1500 calcina                           Lire   15 ~ ~
Per N° 100 pozzolana                        Lire     5 ~ ~
Per some 8 rena                                 Lire     4 16 ~
Per un grillo e dado di pietra              Lire   15 ~ ~
Per N° 8 ore di muratore                    Lire   20 ~ ~
Per N° 8 ore al manovale                   Lire   12 ~ ~
Per N° 4 B:ra pietra per la finestra    Lire     4 ~ ~
Per la serratura della d:a finestra       Lire     3 ~ ~
Più per i ferramenti della med:a
   Finestra           Lire 4 10 ~

                                          Totale     Lire 109 14 ~
Questo e quanto
Lucca 13 Luglio 1838
P. Giambastiani
Publ: Perito
2) Sollecito al Gonfaloniere del Bagno per l’autorizzazione ai lavori.
Eccellenza
Luca Marchi della Pieve di Controne inoltrò nel Luglio passato un’istanza all’Ill:mo Sig: Gonfaloniere del Bagno facendo al medesimo una proposta in ordine alla sorgente di acqua situata in detta Sezione ove dicesi Reuli, o in Castello; ma non ha molto è stato a lui partecipato che l’istanza med:a non è secondata. Siccome il rispettoso esponente abbisogna di acqua per la stazione della seta, e siccome quella fonte è esclusivamente sua poiché nata sopra un fondo di suo dominio, e perché niuno può giustamente vantare di avere né con titolo, né colla prescrizione acquistato il diritto di goderne, così prima di intraprendere i lavori diretti ad incassare quelle acque, ed a condurle alle proprie caldaie, a casa prossima alla sorgente, prega la E: V: a prendere in esame la sua offerta, e ravvisandola, come si lusinga, giustissima, a farla accogliere allo comune del bagno come assai più vantaggiosa alla Sezione che al Ricorrente.
Per ravvisare a colpo d’occhio la giustizia del Suo progetto conviene che l’E[mutilo] sia persuasa che la Fonte di reuli scaturisca sulla proprietà dell’esponente: che sempre esso o i suoi autori han fatto le riparazioni del muro a secco dal quale nasce, né mai in antico né di recente vi ha lavorato la Comune, o la Sezione; che quella non è la fonte pubblica della Pieve, ma sibbene l’altra detta la Fontana; e che perciò esso è assistito dal più buon diritto di convertire a esclusivo vantaggio tutta quell’acqua senza che abbia a temere le giuste pretese di altri.
Non ostante ciò il Marchi offre di cedere a profitto del piccolo villaggio di Castello composto di N 5 famiglie (alle quali soltanto può far comodo) la metà della acqua di quella sorgente alla condizione per altro, e non altrimenti che a spesa della Sezione si allaccino le acque stesse (che ora in parte si disperdono) ed a buona regola di arte si dividano per metà, in modo che l’una serva a vantaggio pubblico, e l’altra possa essere dall’Esponente condotta a proprie spese alla sua casa, e caldaie, in tutto con piccolissimo dispendio, e con utilità manifesta del d: villaggio, e del Ricorrente, il quale si pregia di dichiararsi
Dall’ E: V:
Pieve di controne 9 Febb: 1839
Devotiss: Obe:mo Ser[vo]
 
3) Resoconto del lavoro eseguito.
Ill:mo Signore
Autorizzato a fare eseguire il restauro della Fonte detta di Reuli mediante perseguiato(?) Dispaccio Ministeriale di N° 7641 a me partecipato con piegodi N° 180, ho fatto eseguire detto restauro, dove è occorsa la qui descritta spesa.
Dettaglio specificato.
Per (?) 1800  calcina da Bartolomeo Magnani compra, e porta F 18:
Rena dal detto some 12, più da Domenico Barsotti some 3; in tutto F 11: 5 :
Rottami di mattoni some 2; il tutto preso dal sudd:o Bartolomeo Magnani F   2:
Cannelle N°: 3 Mattoni N°: 250 presi da Domenico Silvestri compra e porto F 13:
Puzzolana  200 comprata da Pietro Dinelli con il porto F 7 : 10 :
Un grillo d’ottone comprato dal Sig: Giuseppe Andreoni F 7 : 10 :
Opre 2 allo Scalpellino Domenico Martini per fare un dado,
e una  finestra di pietra F 5 :
Opre di Muratore 3 ½ a Giovanni Lucchesi: altre 3 ½ a Bartolomeo Silvestri       F 17: 10 :
Opre a fare lo sterro di manovale 4 a Pietro Barsanti: altre 4 a Paolino Rossi;
altre 4 a Antonio Brunicardi – in tutto N°: 12 F 18:
Libre 3 piombo per impiombare il grillo F  –: 15
Una serratura fatta di tavole di castagno fatta da andrea Barsi, toppa,
gangari, bendelle, e chiodi F 5: 10 :

       F 106 :  
Per tre giorni e mezzo la mia assistenza        F 6 : 6 :
Totale    F 106 : 6 :
Questo è quanto ho l’onore di rimettere alla S: V: Ill.ma, mentre con il più profondo rispetto mi segno
Umilì:mo Servo
Pieve di Controne 10 Maggio 1839
Il Presidente
L: M:

4) Denuncia del danno arrecato alla fonte.
[minuta]
Ill.mo Sig: re Gonfaloniere
Esiste nella villa della Pieve una Fonte detta di Reuli la quale nasce in un luogo seminativo di mia o Sig: Gonfalo:e proprietà. In vista della necessità che ha la villa di detta fonte inoltrai nel 1839 un’istanza all’Ill:mo Gonfal:e che (?) in quei tempi facendoli conoscere che sebbene la fonte era esclusivamente di mia proprietà con alcune condizioni ero pronto a cedere una parte di acqua per comodo della villa, e in data dell’8 Aprile anno sudd:o il Sig: Gonfaloniere mi partecipò che S:a E:a il Ministro dell’Interno con ossequiato dispacci odi N: 764 aveva accordata la mia Istanza, e perciò feci eseguire il lavoro come mi veniva imposto. Ora è stata portata via la finestra che serviva di serratura al bottaccio, quale stava serrata con chiave, ed era coperta con lamiera di ferro e rotto il condotto che con due tubi uno conduceva l’acqua in mia casa, e l’altro nel Bottaccio dimodoche non più mesca nel mio condotto, è stata levata la chiave, o così detto grillo, ed è smosso non poco il dado di detta chiave. Abbisogna dunque rimettere una nuova serratura, i due tubi fatti o di piombo, o giudicherei più stabili di rame che potranno essere della lunghezza di circa due terzi di B:a, rimurare il dado con chiave fermato con una spranga di ferro.
Prego intanto la S:a E:a Ill:ma a prendere in considerazione questo piccolo lavoro di tenue spesa mentre lusingandomi che sarà secondata la mia Istanza, protestandoli la mia stima distinta ho l’onore di segnarmi
Di V:a S:a Ill:ma
Devot:mo Servo
Pieve di Cont:e 5 Giugno 1861
L: M:

5) Autorizzazione alla riparazione dei danni denunciati.

 Signore,
L’autorizzo a far restaurare la Fonte Comunale di REuli nel Popolo della Pieve di Controne; lavoro consistente nell’applicazione di un reepartitore in rame e nella costruzione dell’uscettino del serbatoio.
Raccomandandoli la massima economia, attenderò poi la perizia della spesa occorsa per l’opportuno rimborso.
Frattanto mi dico con stima
Li V.
Li 8 Luglio 1861
Dev:mo Servitore
(firma)